Moglie Moderna
Sono le WW, ovvero le workhorse wife sono le donne moderne. Anzi, le mogli moderne. Sono quelle alla "Sex and the city" o alle "Desperate Housewives". Insomma, sono quelle che programmano la loro vita, sia privata che quella professionale. A chi non è mai capitato di avere a che fare con un trentenne che punta alla carriera, a discapito della famiglia? Una donna moderna appunto, una donna dotata di un senso di rigidità e orgoglio personale che la sprona ad organizzare al meglio (o al peggio, dipende dai punti di vista) la propria vita, come se avesse un'agenda mentale. Dunque: a 22 anni la laurea, a 25 la prima promozione, a 28 il matrimonio e i figli non prima dei 40 anni. L'idea di fondo non è malvagia: è utile organizzare la propria vita, ma a patto che non diventi un lavoro farlo. In merito la scrittrice Pamela Haag ha scritto addirittura un saggio, dal nome decisamente complicato. Si tratta di “Marriage Confindential, The post romantic age of workhorse Wives, royal children, undersexed spose & rebel couplet who are rewriting the rules”, che in sostanza vuol dire che ormai, nel 2012 ed alla soglia del 2013, ci troviamo a confrontarci col fatto che, a quanto pare, i matrimonio sono diventati un affare post moderno.
Ciò è stato constatato dopo aver studiato la bellezza di 2.000 coppie moderne, che hanno visto il loro matrimonio studiato quasi come fosse un animale in via d'estinzione (forse in realtà lo è).
L'epoca attuale, dunque, ovvero quella post romantica, sarebbe caratterizzata da un'evoluzione (o involuzione) del matrimonio, ormai divenuto quasi senza conflitti, ciò vuol dire che si vive quasi esclusivamente sull'equilibrio dell'essere semifelici. In parole povere, non si litiga più e ci si rispetta. O almeno questo all'apparenza. Infatti son proprio questi i matrimoni "fantasma" dove risiede il maggior numero di divorzi.
Questo è quello che tutto sommato potremmo aspettarci dalle cosiddette mogli moderne, quindi da quelle che lavorano, mentre il marito è a casa; da quelle che "campano" la famiglia; da quelle che (forse) sono troppo prese dal loro lavoro per rendersi conto dei problemi familiari che attanagliano oggi i matrimoni. Forse è proprio questo il rovescio della medaglia di quella che i più chiamano "parità", ma che forse, spesso e volentieri, può degenerare in una mercificazione con tanto di perdita dei valori tradizioni. In medio stat virtus scriveva Aristotele diversi secoli fa. Che i latini abbiano avuto ragione anche in questo campo?